Le tensioni Usa – Russia per l’Ucraina

Le tensioni Usa – Russia per l’Ucraina

La Russia teme di ritrovarsi con la Nato a due passi dal suo territorio e l’America forza la mano per i suoi interessi geopolitici nascondendosi dietro la libertà del popolo ucraino di decidere del proprio destino

Puntualmente con i Presidenti americani di area democratica ritornano i venti di guerra. Così fu con Obama con la Libia e la Siria, così è con Biden con l’Ucraina.

L’America e l’Unione Europea temono che la Russia voglia invadere l’Ucraina; la Russia protesta perché la Nato ha respinto le sue proposte di smantellamento delle postazioni militari da Bulgaria e Romania al confine est dell’Alleanza atlantica.

Per risolvere il contenzioso, l’idea geniale di Biden è di trattare forniture extra di gas con il Qatar per liberare l’Europa dalla dipendenza dal metano russo che potrebbe avere serie ripercussioni sulla produzione industriale dell’UE.

Il piccolo particolare è che il Qatar, insieme alla Turchia, appoggia il movimento dei Fratelli Musulmani, radicato in Egitto e Libia, nonché il gruppo terroristico di Hamas.

Rischiamo così di ritrovarci dalla padella alla brace, da Putin al Qatar. Senza contare che la Turchia potrebbe anche forzare la mano per il suo ingresso nell’Unione e rivendicare una maggiore influenza in Libia e nel Mediterraneo. La storia insegna che di Erdogan è meglio non fidarsi.

In questo scenario, l’Europa ancora una volta dimostra di essere una finzione politica: ogni Paese va per conto suo con la Germania che non intende rinunciare al gas russo proveniente dal gasdotto North Stream 2 sul fondo del Mar Baltico.

Clamorose sono state le affermazioni del comandante della Marina tedesca, ammiraglio Kay-Achim Schonbach: “Ciò che Putin vuole davvero è rispetto, che probabilmente merita anche.

Da parte sua il leader russo ha dichiarato ufficialmente che non avrebbe esitazioni a inviare mezzi militari in Venezuela promettendo anche l’invio di missili e armamenti a Cuba minacciando così direttamente il territorio americano.

Si ricorderà che la Florida dista da Cuba solo ottanta chilometri. Quanto già vissuto nel 1962 all’epoca di Kennedy e Krusciov con le navi russe cariche di missili a poche decine di miglia dalle coste cubane si ripresenta drammaticamente.

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Eli

Eli

“Guerriero non per scelta ma per necessità. La necessità di difendere ferocemente l’amore per la libertà, la cultura occidentale e i suoi valori, il cittadino contro lo Stato e la sottomissione delle coscienze al pensiero unico. Meglio un giudizio sbagliato che un giudizio imposto o negato. A partire dalle nostre tradizioni e perché la memoria non dovrà mai essere smarrita. Senza conoscere il passato non c’è presente e non c’è futuro”.