L’isola di Capri non è idonea per i diversamente abili. Troppe barriere architettoniche (video)
È giunto in redazione un grido di rabbia ed esasperazione da parte di un cittadino di Capri con disabilità motoria. Ci descrive una storia di barriere architettoniche sui mezzi pubblici e i suoi continui appelli per portare il tema all’attenzione dell’opinione pubblica. Christian Durso, questo il nome del giovane, si sposta con la sedia a ruote e si trova spesso a doversi scontrare con l’indifferenza della politica locale. Christian, purtroppo, non è il solo a lamentarsi di questo disservizio, a sostenerlo anche alcuni clienti della tratta che ha come capolinea “Piazza Strina – Marina Grande – Porto di Capri e viceversa”.

Questo preciso percorso è a gestione comunale, su cui ricade la responsabilità chiamando in causa il sindaco Lembo.
È difficile per gli autisti cercare di aiutare i passeggeri con disabilità, il più delle volte sono costretti a lasciarli a terra. Si sentono mortificati ma purtroppo questi mezzi sono obsoleti e fuori norma, come fanno a prendere fondi regionali?
Una domanda più che legittima, come può un’azienda essere destinataria di fondi regionali se gli autoveicoli non sono a norma di legge? Sta di fatto che Christian Durso, come coloro che presentano disabilità dovrebbero essere – e così non è – incluse e partecipi nella società, come nel poter usufruire della possibilità di prendere i mezzi pubblici. Tematica analoga fu sollevata dalla Onlus “Vorreiprendereiltreno” a cui Christian si rivolse per chiedere aiuto e veder rispettati i propri diritti. In quella occasione la richiesta riguardava gli autobus di un’altra compagnia che garantiscono il trasporto dei pedoni sull’isola di Capri. Il servizio pubblico dell’Atc Srl a maggio 2022, successivamente al blocco della pedana di uno dei nuovi pullman utilizzata per sollevare le carrozzine e consentire è stata al centro di una storia sgradevole. L’ingresso al mezzo, veniva riferito da un dirigente Atc allo stesso Durso, alle carrozzine elettriche, poiché avevano la capacità di circolare in strada, non poteva essere garantito, neppure ai due vecchi mezzi che fino ad allora avevano garantito il servizio.
Grazie all’intervento della Onlus, e il successivo clamore mediatico a Christian fu consentito di prendere uno dei due
vecchi pullman mediante prenotazione. Agli inizi di gennaio 2023 a Christian fu consentito di imbarcarsi anche su un modello nuovo di autobus già circolanti l’anno prima. La domanda è: perché in precedenza non gli fu data questa possibilità?
Si può ben intendere da questa storia colma di amarezza che Capri non si presenta solo come teatro del jet-set internazionale ma anche come un luogo – poco noto – in cui le discriminazioni verso le disabilità presentano poche scusanti. L’augurio è che il sindaco di Capri possa finalmente risolvere la questione.
Intanto Ischia Press continuerà a seguire la questione.