Le ferite di questa Italia
28 Dicembre 1908 Terremoto di Messina
Dicembre 1923 Il crollo della diga del Gleno
21 – 30 Marzo 1944 Eruzione del Vesuvio “Senza uno Stato, ci pensano i Santi”
22 Novembre 1951 Alluvione del Po
9 Ottobre 1963 La diga del Vajont
4 Novembre 1966 L’alluvione di Firenze
14 Gennaio 1968 Il terremoto nel Belice
6 Maggio 1976 Il terremoto del Friuli
10 Luglio 1976 L’Icmesa di Seveso “Si può associare l’Ilva di Taranto”
23 Novembre 1980 Il terremoto in Irpinia e Basilicata
2009 terremoto dell’Aquila
Oggi l’alluvione in Emilia “fatto naturale o doloso?”
L’OBLIO DELLA MEMORIA
Il tempo passa inesorabile, però i territori e le genti non hanno dimenticato.
L’oblio é sceso nei palazzi del potere e molte di queste ferite non si sono cicatrizzate.
Tante promesse, miliardi spesi in modo inadeguato e mentre i Governi si sono avvicendati le genti hanno continuato a sopportare i disaggi succeduti agli eventi; E ancora aspettano fiduciosi oppure rassegnati una politica inefficiente e incoerente.
Siamo passati, purtroppo, da una fase di prevenzione a quella dell’attesa del disastro che, dopo l’avvento, fa scattare la difesa ed il soccorso.
Si attende il disastro e si studiano strategie di prevenzione dalle allerte meteo ai monitoraggi sismici ma nelle zone a rischio nessun intervento di prevenzione e cura del territorio; Questa é:
L’ITALIA
Una nazione ricca di storia e cultura che non ha trascurato solo il territorio ma anche:
La lingua di Dante eredità Greco-Latina per un idioma recentissimo;
Si é voluta l’unità territoriale dello “STIVALE” ma ancora oggi le genti si appellano con l’appartenenza “Lombardi, Veneti, Siciliani, Sardi, Calabresi, Piemontesi ecc.”.
Perché non esiste “L’ITALIANO”.
Si fa sempre appello “all’amor di patria”, “all’appartenenza” ma non c’é stata mai una vera cultura dell’unione di un popolo sparso per il mondo a fare sfoggio della sua intelligenza e forza a causa della “FAME” che ha sempre attanagliato questa Nazione.
E continuiamo a vive con l’illusione della “LIBERTA’” e della “DEMOCRAZIA” chimere vendute a poco prezzo a un popolo stanco e inerme.