ISCHIA, ATTACCO ALLA POSIDONIA
Una domenica di primo ottobre dal sapore tipicamente estivo, molti diportisti continuano a scegliere la nostra isola come meta per trascorrere del tempo in totale relax, eppure dalle fotografie giunte in Redazione pare che non ci siano stati controlli nello specchio acqueo del Castello Aragonese. Decine di barche ancorate sulla posidonia, scarrocciando e distruggendo queste piante fondamentali per l’ossigenazione del mare. A cosa serve pagare l’abbonamento al Regno di Nettuno se poi le barche sono libere di fare ciò che vogliono sotto costa? Sono anni che chiediamo a gran voce che intorno all’isola vengano istituite parchi boe proprio per evitare che la flora subacquea venga distrutta.

Tempo addietro pubblicammo un articolo correlato di foto aerea della baia di Cartaromana completamente desertificata dalle ancore. Molti furono i commenti, non contro questo modo di fare, ma contro la Testata perché non avremmo dovuto divulgare la notizia.
Le fotografie di ieri mattina sono la prova che a pensar male ci si azzecca.