NAPOLI CHE LA SVENDITA DELLA CITTÀ ABBIA INIZIO GRAZIE AL “PACCO PER NAPOLI”: SVENDERANNO ANCHE IL TESORO DI SAN GENNARO?

NAPOLI CHE LA SVENDITA DELLA CITTÀ ABBIA INIZIO GRAZIE AL “PACCO PER NAPOLI”: SVENDERANNO ANCHE IL TESORO DI SAN GENNARO?

A marzo 2022 fu firmato il patto per Napoli con il governo Draghi, banchiere con la mentalità più finanziaria che politica; da non dimenticare il suo governo tecnico, supportato da tutti i partiti italiani, tranne da quel partito che sapeva sarebbe andato a governare dopo aver raccolto il malcontento popolare post-draghiano, ossia Fratelli d’Italia.

Lo scopo del ‘patto per Napoli’ sarebbe quello di risanare il bilancio di Napoli? Il valore della svendita dei primi immobili, sarà di 16 milioni totali di incasso, 3 milioni da caserme più 13 milioni da complessi importanti, sono meno dello 0,4 per cento del debito di Napoli, che supera i 5 miliardi di euro. Forse solo il tesoro di San Gennaro ha un valore più grande del debito e forse italiano, ma meglio non dare questa idea, altrimenti, seguendo la mentalità draghiana sarebbero capaci anche di questo!

In una nota rilanciata dall’ex sindaco De Magistris, che tutto gli si può dire tranne che non parlasse di una ‘Napoli Autonoma’, si legge quanto segue: “I nostri allarmi sulla imminente svendita del patrimonio pubblico della città di Napoli erano fondati e le menzogne politiche degli inquilini di Palazzo San Giacomo cominciano a venire a galla a suon di delibere. Il 24 novembre la giunta comunale di Napoli ha approvato una delibera con cui propone al Consiglio Comunale di vendere i primi immobili di pregio della città attraverso l’affidamento ad una società per azioni nazionale. Altro che Napoli autonoma di qualche anno fa, siamo alla Napoli con il cappello in mano ed il capo chino”.

Saranno messi in vendita se l’amministrazione comunale vorrà i fondi dal Governo (circa 1 miliardo e 231 milioni di euro nei prossimi 20 anni), i seguenti beni, in previsione: la Galleria Principe di Napoli, Palazzo Cavalcanti, il complesso del Carminiello a Piazza S.Eligio, l’ex deposito ANM di Posillipo, le caserme della Polizia di Stato in via Medina e quella della Guardia di Finanza in via Quaranta, e la ex Villa Cava a Marechiaro.

“Sì comincia a svendere la città – continua De Magistris – lo chiede il governo con il patto per Napoli firmato da Manfredi con Draghi, garante Conte che è venuto due giorni fa a benedire l’operazione, confermata anche da Fico. Avevamo ragione quando dicevamo che il patto per Napoli è un pacco per Napoli. Finora difatti la città non ha visto alcun beneficio. Sono aumentate imposte, tasse e gabelle, accompagnate contestualmente da una triplicazione degli stipendi divenuti di lusso del sindaco e di consulenze per il cerchio magico “manfrediano”.

238 Visualizzazioni
Emilio Caserta

Emilio Caserta

Emilio Caserta, giornalista e responsabile ufficio stampa istituzionale. Direttore de "L'Identitario - Quotidiano Indipendente", collaboratore di IschiaPress ed altre testate giornalistiche locali e nazionali. E' Coordinatore giovanile Nazionale del Movimento Neoborbonico, laureato in Economia e Commercio e proprietario del sito e-commerce identitario www.bottega2sicilie.eu . Appassionato di storia di Napoli e Sud (in particolare dal periodo del Regno delle Due Sicilie a quello Risorgimentale Post-unitario), Attivista del "Comprasud" per la difesa dei prodotti e delle aziende presenti sul territorio meridionale dall'Abruzzo alla Sicilia, collabora con diverse associazioni di beneficenza territoriale.