Rio Corbore, cosa si aspetta a mettere in sicurezza quello scarico? (video)
Grazie alla denuncia di Mariarosaria Urraro, responsabile dei Verdi Ischia, fatta ai Carabinieri di Barano e alla Guardia Costiera di Ischia, si è scoperto che, presso lo scarico di Rio Corbore, vi è una presenza massiccia di amianto.
La cosa grave è che queste acque reflue con l’aggiunta di amianto, va a finire direttamente a mare tra i bagnanti e i ristoranti del luogo. Di seguito la denuncia degli attivisti ambientali dell’isola d’Ischia:
“Ancora amianto danneggiato in quella fogna a cielo aperto del Rio Corbore. Ieri mattina la responsabile del partito EuropaVerde, Mariarosaria Urraro ha segnalato ai Carabinieri e alla Guardia Costiera di Ischia la presenza di pericoloso amianto danneggiato nella pluviale-fogna a cielo aperto del Rio Corbore. Amianto che è stato individuato e verbalizzato anche dagli uomini dell’ufficio tecnico del comune di Barano d’Ischia. Ormai il Rio Corbore è una vergogna che da oltre 30 anni mortifica l’immagine turistica della nostra isola e degli operatori balneari del lido nel comune d’Ischia, oltre a mettere a serio rischio la salute pubblica”.
“Cos’è il Rio Corbore, prosegue Mariarosaria Urraro, per chi non lo sapesse è una pluviale dove si sono immessi abusivamente con gli scarichi delle acque reflue abitazioni e aziende. Il Rio Corbore parte dal comune di Barano d’Ischia e termina al Lido, tra gli stabilimenti balneari, nel comune d’Ischia. Pluviale-fogna che in diversi punti è scoperta e che soprattutto nei periodi estivi, dato l’aumento della temperatura e l’afflusso turistico rilascia nell’aria, nelle strade adiacenti come nella centralissima e frequentatissima via Michele Mazzella una puzza di fogna insopportabile. Soprattutto nel vascone adiacente i pilastri l’antico acquedotto romanico la puzza diventa più intensa dato che come se non bastasse affluiscono gli scarichi delle case popolari di Campagnano. Possibile che in un isola che si vanta di essere Covidfree, con un area marina protetta, ci siano queste situazioni che mettono a rischio la salute pubblica e il delicato ecosistema del nostro mare? Possibile che nel 2021 l’isola d’Ischia non abbia ancora i depuratori?”

