I banditori medioevali nell’epoca degli influencer
Nel medioevo i banditori, diffondevano notizie di varia sorta e veri e propri annunci pubblicitari, in modo molto rapido ed efficiente. Esercitavano solitamente la loro professione nelle piazze più affollate, nei mercati e nei grandi centri abitati, nelle ore in cui era più probabile farsi udire dal maggior numero di persone.
Essi assunsero immediatamente un ruolo molto importante per la società dell’epoca, che dato l’elevato tasso di analfabetismo, non disponeva che di questi mezzi per apprendere fatti di cronaca, annunci relativi ai mercati ed ordinanze. Date le loro specifiche funzioni, erano soliti ricevere retribuzioni da regnanti e mercanti (che talvolta pagavano in natura dando in dono ai banditori parte della merce che questi pubblicizzavano).Oggi giorno, il loro modus operandi è certamente mutato e poiché gran parte della popolazione è in grado di leggere, comunicano a mezzo stampa e sui social network, tuttavia,non sembrano essere cambiate le loro principali fonti di reddito.
Essi infatti, vengono ancora regolarmente finanziati da chi governa le nazioni in cui viviamo e da chi sceglie i loro spazi pubblicitari per vendere la propria merce. È dunque possibile pagare anche per diffondere menzogne? Facciamo qualche passo indietro. Ad esempio (per farvi comprendere quale possa essere il vero potere di questo tipo di comunicazione), negli anni 30′, i nazisti non fecero altro che perpetuare in modo propagandistico una serie di “bugie” che, nel giro di pochissimo tempo, iniziarono a far parte del loro patrimonio politico ed ideologico, indottrinando così la società tedesca.
Come mai prima, l’antisemitismo si manifestò in una politica nazionale, radicale, nota ai più come “soluzione finale”. Conosciamo tutti il resto della storia. Riflessioni del genere ci spingono dunque,a rispondere affermativamente al quesito che ci siamo posti poc’anzi. Possiamo dunque fidarci di tutte le informazioni che ci vengono fornite dalle fonti che il governo stesso definisce “autorevoli”? Sul tema Covid-19 e sul delicato periodo storico che stiamo vivendo, molti si sono espressi.
Orde di uomini di scienza, opinionisti, economisti, politici, preti, influencer, pirati, massoni e maestri di yoga, dibattono ogni giorno su quella che potrebbe essere “la soluzione finale”. C’è chi suggerisce regimi alimentari a base di soffritti ayurveda, vitamine e fiori di campo, c’è chi ci insegna a lavarci le mani, c’è chi opterebbe per l’estinzione di massa e chi perdona i peccati di tutti i peccatori del Mondo, ma nessuno e dico nessuno, ci spiega come evitare di perdere la dignità e come informarsi su determinate tematiche, studiandole con una buona dose di senso critico,quello stesso senso critico che ci aiuterebbe a riconoscere le menzogne anche quando a diffonderle, sono proprio coloro i quali, a detta loro, si stanno prodigando per la nostra salute e la nostra sicurezza.
Mi sento di darvi un solo consiglio. Se è vero che un libro non va giudicato dalla copertina, è vero anche che le notizie non vanno giudicate dai titoli. “Ma l’hai letto l’articolo?”, da fastidio sentirselo dire e immagino, che nessuno di voi tragga piacere dall’essere scambiato per “superficiale”. Buona coscienza a tutti!