StopGlobalWarming, l’iniziativa del movimento Eumans per combattere il cambiamento climatico
Il cambiamento climatico e il surriscaldamento climatico rappresentano un fenomeno che ad oggi dovrebbe attirare l’attenzione del mondo intero: tra pochi anni, se le emissioni di gas serra e gas inquinanti non saranno portate allo zero netto, si arriverà ad un punto di non ritorno per il nostro pianeta, per cui non potremo più tornare indietro.
Servono decisioni importanti e coraggiose da parte di tutti gli Stati del mondo e da parte delle aziende. Sono quindi benvenute le iniziative concrete che possono portare ad un cambio di passo.
A livello europeo, è nata un’importante iniziativa popolare grazie al movimento socio-politico pan-europeo Eumans, nato grazie a Marco Cappato, e grazie all’idea di 27 premi Nobel: l’iniziativa è StopGlobalWarming ed è una petizione di iniziativa popolare europea (ECI – European Citizens’ Initiative), sostenuta da 5mila economisti e 11mila scienziati, che vuole proporre alla Commissione Europea di istituire una Carbon Tax una tassa sulle emissioni di anidride carbonica, per spostare così la tassazione dal lavoro alle emissioni di gas serra.
Si propone quindi una nuova legislazione europea che scoraggi il consumo di combustibili fossili, incoraggi il risparmio energetico e l’uso di fonti rinnovabili per combattere il riscaldamento globale e limiti l’aumento della temperatura media globale a 1,5°C.
Lo scopo è quindi anche quello di alleggerire il peso fiscale sui lavoratori ed il lavoro in generale, tassando le emissioni di CO2 nell’ambiente. Secondo le stime, l’UE ricaverebbe da questa tassa circa 180 miliardi di euro che aiuterebbero ad allentare la pressione fiscale sui lavoratori europei, soprattutto in un periodo in cui la crisi economica mondiale, dovuta all’emergenza Covid-19, sta avendo gravi conseguenze sul mondo del lavoro.
Questa potrebbe essere una soluzione efficace per proteggere l’ambiente e combattere il cambiamento climatico senza abbandonare l’economia di mercato.
Tutte le info di dettaglio sono nel testo della petizione, la quale non è una normale petizione dove basta fornire l’indirizzo e-mail ma è una vera e propria petizione popolare con valore legale riconosciuto dalle istituzioni europee. (Ne si trova conferma sul sito dell’UE qui: https://europa.eu/citizens-initiative/home_it ). È necessaria infatti la carta d’identità, i cui dati verranno trasferiti in maniera sicura alle istituzioni europee.
Per obbligare il Parlamento Europeo ad analizzare la proposta e per presentarla alla Commissione servono 1 milione di firme in UE entro il 22 luglio.
La petizione è qui: https://www.stopglobalwarming.eu/?lang=it .