Andrà tutto bene

Andrà tutto bene

Tra gli effetti positivi della pandemia, e del suo post con il ritorno alla normalità, ci sono uomini e donne che hanno riscoperto la propria riluttanza alla tutela del bello nella pratica quotidiana del senso civico.

Eccolo in foto, uno di questi primati immortalato dalla trappola di qualche passante, o magari dei vigili, nel comune di Ischia.

Intento a seguire la scia copiosa del deturpatore seriale e ad imitarne le gesta, potete osservarlo mentre misura le proprie qualità atletiche e intellettive con la prova del lancio del sacchetto.

Senza dubbio, a questa categoria di ominide se ne può aggiungere un’altra, più evoluta.

Si tratta dei lanciatori in corsa che, senza fermarsi, a bordo della propria auto, elevano il grado di difficoltà di uno sport che affascina la più ampia fascia di trogloditi isolani di ogni età.

Se il punto è la mancanza di senso civico, questo però è parziale nel prevedere soltanto l’identificazione e la sanzione per il bonobo che si sottopone a prove di preparazione estenuanti.

Bisognerebbe chiedersi perché la sola “multa” non sortisca effetti se non individuali e magari limitati nel tempo e non sia capace di cambiare un comportamento (quasi collettivo!) che definire brutta abitudine può sembrare limitante.

Provate a immaginare però se l’immondizia diventasse una risorsa economica anziché un costo che costringe a elaborare modi primitivi e poco originali di sbarazzarsi del “rifiuto”.

Plastica, umido, vetro, alluminio, oli esausti, se ogni cosa che solitamente gettiamo si trasformasse in moneta da portare all’incasso, sarebbe un cambio di paradigma e mentalità.

Non c’è necessità di inventarci niente, basta un po’ di creatività e spirito di iniziativa pure nell’applicazione delle norme (mi rendo conto che tali qualità, specie nella politica, non sono diffuse ma ci si può lavorare).

Infatti già è stato realizzato in alcuni paesi per la plastica, per esempio in Germania nella Foresta Nera: ogni tot di bottiglie riportate indietro da diritto a un buono sconto da “investire” e spendere in alcuni ristoranti o bar convenzionati con il circuito che collabora per il sostegno dell’iniziativa.

Ci ha provato anche la catena di supermercati Decó, con i Lombardi che potrebbero definirsi precursori di nuove progettualità in questo settore.

Si può fare, pure per oli esausti tipo quelli delle auto o delle fritture per intenderci: invece che gettarli nel lavandino – il cui percorso terminerebbe necessariamente in mare per l’assenza di depuratori, con danno per la posidonia e l’ambiente marino – non sarebbe difficile organizzare un servizio di raccolta con punti di stoccaggio sparsi in ogni Comune attraverso raccoglitori “intelligenti”.

I Comuni poi potrebbero rivendere il “raccolto” sul mercato ad aziende specializzate nella trasformazione che partono proprio dall “olio esausto” per produrre erba sintetica per i campi da calcio o copertoni per le auto.

Per i cittadini, un incentivo per lo “sforzo” a favore dell’ambiente: la macchina “raccoglitore”, rilascia uno scontrino con la quantità versata cui corrisponde il credito maturato il quale, alla fine dell’anno, si trasformerebbe in uno sgravio sulla TARI (di incentivi se ne possono pensare a centinaia).

Buttereste i vostri soldi nel lavandino?

Per chi non rispettasse il sistema di incentivi, il triplo della sanzione.

A quel punto il comportamento sub umano sarebbe incastrato in una forbice che, da un lato, prevede una “premialità” al senso civico, dall’altro la “multa”, quasi alle stelle, per i contravventori: della serie, se non vuoi approfittare dei vantaggi che l’Ente ti mette a disposizione e preferisci sopportare un costo, è giusto che sia tu a pagarlo.

Di esempi se ne potrebbero fare a migliaia e tutti nella direzione di cambiare il concetto di “rifiuto”: da costo per la società ad opportunità economica e civico-educativa, per tutti e a tutti i livelli.

Anche degli scimpanzé.

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Graziano Petrucci

Graziano Petrucci

Laureato in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli è iscritto all’Ordine degli avvocati. Giornalista pubblicista, si è perfezionato con un master a La Sapienza in «Geopolitica e sicurezza globale» e ha frequentato il master in «Intelligence e Sicurezza» presso La Link Campus University di Roma. Cura la rubrica «Caffè Scorretto» per il quotidiano di Ischia e Procida Il Golfo. Componente dell’associazione «Studi Tradizionali e filosofici Raimondo Di Sangro» di Napoli che si dedica allo studio delle civiltà del passato per una migliore conoscenza del presente. Scrive brevi racconti per «La rivista intelligente.it». Si occupa di comunicazione.