27 dicembre 1894 la morte di Francesco II

27 dicembre 1894 la morte di Francesco II

Nell’estate del 1894 gli spodestati sovrani del Regno delle due Sicilie si trasferirono in Germania, e durante un’assenza della regina che si era recata a Parigi, Re Francesco, già ammalato di diabete, recatosi ai bagni di Arco nel Trentino vi terminò i suoi giorni il 27 dicembre di quell’anno, Maria Sofia giunse appena in tempo per i funerali, che si svolsero il 5 gennaio del 1895. La salma del re fu trasportata in Duomo, per esservi seppellita al rullio dei tamburi di due battaglioni austriaci di Cacciatori che gli resero gli ultimi onori.

Ai solenni funerali parteciparono oltre le sorelle della regina molti membri della nobiltà austriaca e napoletana.

Mentre i funerali, durati ben cinque ore, erano officiati dall’arcivescovo di Trento, sparavano i cannoni della batteria “Monte Brione” che era di stanza ad Arco, Nello stesso giorno, nella chiesa dello Spirito  Santo a Napoli fu celebrata una solenne funzione funebre alla presenza di tutto il patriziato napoletano e dei cavalieri dell’Ordine di San Gennaro e dell’Ordine di Malta. Maria Sofia, quando seppe di tale dimostrazioni di affetto, ne ebbe una gran consolazione e volle inviare alle più note famiglie napoletane un biglietto di ringraziamento. Lei avrebbe voluto fare trasportare la salma del re nella tomba dei WITTELSBACH che era sul lago di Tegwrn, ma si era all’inizio della Grande Guerra e ci si dove accontentare di trasportare le spoglie del Sovrano nella chiesa del Seminario di Trento e tumularle poi nella tomba gentilizia del conte Consolati che era nel cimitero della città.

Attualmente Francesco II riposa con Maria Sofia e alla figlioletta Cristina Pia Maria nella Basilica di Santa Chiara a Napoli, dove nel 1984 furono traslati dalla chiesa dello Spirito Santo dei Napoletani in via Giulia a Roma.

L’ULTIMO NOSTRO RE

A te uomo perbene e sovrano galantuomo, monarchici e repubblicani, s’inchinano a 127 anni dalla tua morte.

Tu “servo” di Dio, nell’accezione più nobile di questo termine, tu, timido, mite e bonario saresti stato per sempre il mio Re.

“Popoli delle Due Sicilie, si alza la voce del vostro Sovrano per consolarvi nelle vostre miserie, quando veggo i sudditi miei, che tanto amo, in preda a tutti i mali della dominazione straniera, quando li vedo come popoli conquistati, calpestati dal piede di straniero padrone, il mio cuore Napoletano batte indignato nel mio petto, contro il trionfo della violenza e dell’astuzia”.

Francesco II delle due Sicilie, divenuto servo di Dio il 16 dicembre 2020 con l’apertura del processo di canonizzazione.

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Alfonso Sollazzo

Alfonso Sollazzo

Scrivo per divulgare e fare conoscere la vera storia di come fu fatta l'unità d'italia (la minuscola é voluta) e difendere la mia terra.