Sindaco Pascale, è un delirio chiedere alle associazioni ciò che compete a voi politici

Sindaco Pascale, è un delirio chiedere alle associazioni ciò che compete a voi politici

Il sindaco di Lacco Ameno è uscito sul quotidiano “Il Golfo” con un articolo di “condanna”, a sua firma, contro il turismo “cafonal” che rovina l’immagine di “Ischia, l’isola più bella del Mondo”.

Parla della chiusura e della riapertura della discoteca “Il Valentino”, e a margine attribuisce la responsabilità ai giovani che non conoscono la parola “divertimento” e ai bambini che di fatto vengono lasciati liberi di fare ciò che vogliono fino alle 4-5 del mattino senza alcun controllo da parte dei genitori (denuncia alla quale sentiamo di aderire).

Chiede tuttavia aiuto alle associazioni di categoria per formare un tavolo, tecnico probabilmente, al fine di elencare le problematiche irrisolte e, al top del “delirio”, chiede proposte per cambiare la tendenza del turismo isolano.

C’è qualcosa di fondo che non torna. Innanzitutto perché una serie di proposte sono state avanzate, scritte, lanciate e alcune pure protocollate presso i Comuni, dalle associazioni di categoria – come da Marco Bottiglieri e Francesco Pezzullo – oppure ripetute dal già Commissario dell’azienda di Cura e Soggiorno, Mimmo Barra, come dalla stampa locale attraverso firme non del tutto isolate. Inoltre c’è da rilevare ciò che si presenta come un dato incontrovertibile. Ossia che Pascale è uno dei sei sindaci di un Comune dell’isola d’Ischia e come i suoi colleghi ha il potere di decidere e cambiare rotta, oltre a quello che di norma non fa- come i suoi colleghi- cioè ascoltare, leggere, discutere nel confronto e nel merito. Chiedere ai cittadini che cosa si può fare, quando ci sono idee che ancora attendono di essere valutate da chi ha la facoltà di esercitare il potere di amministrare, sembra un paradosso irricevibile. È il sindaco di Lacco Ameno, insieme ai suoi omologhi degli altri Comuni, che deve informare, dirigere, accogliere e discutere con le associazioni di categoria, entrare nel merito delle proposte già presentate o scritte.

Sono state stampate  centinaia di parole sui giornali, avanzate proposte e idee, ogni giorno televisioni e quotidiani raccontano la cronaca di un’isola che non vuole cambiare.

Fondamentalmente i giornalisti danno spunti  e propongono richieste di intervento per tentare di migliorare le cose. Inutile perciò arrampicarsi sugli specchi a metà agosto per ripetere ogni anno la stessa tiritera. Si tratta di un comportamento inaccettabile, soprattuto se la politica fa sempre le medesime cose girando in tondo su se stessa.

Le soluzioni ci sono da sempre ma i politici isolani, forse per non urtare la suscettibilità dei “poteri forti”, fanno continuamente proclami e chiedono “aiuto” ai cittadini.

Il consiglio? Leggere attentamente ciò che la stampa locale riporta o mette in evidenza e, una volta per tutte, fare il (vostro) lavoro di amministratori amplificando la capacità di ascolto.

Il delirio di Pascale, deve stimolare un ragionamento. Per intenderci, è come se il pescatore chiedesse a se stesso e ai suoi clienti quanto costano al chilo le cozze, dimostrando la sua inadeguatezza e il ribaltamento della realtà e dei ruoli. Forse quel pescatore insieme ad altri come lui, farebbero meglio a cambiare mestiere.

249 Visualizzazioni
Marcello De Rosa

Marcello De Rosa

Amo la mia terra senza se e senza ma. Scrivo la verità perché la verità ci rende liberi. La mia libertà la conquisto giorno dopo giorno svelando il marcio della nostra società