Vicini all’Emilia Romagna
No, non parleremo di abusivismo, non parleremo di cementificazione. Le tragedie succedono ovunque, in tutto il mondo ed è giusto ora rimanere in silenzio e sperare che il tutto non peggiori. Ricordo ancora che, mentre c’erano i morti (ancora caldi) ad Ischia sotto le macerie, si parlava di abusivismo, di cementificazione, di malavita. Ovviamente passata l’emergenza, tutti si sono dimenticati di Ischia, e tra cinque anni, come cinque anni fa (speriamo di no), al nuovo dramma di Ischia rivedremo telecamere e giornali tornare a parlare di quelle tragedie, non vedremo però aiuti e fondi per evitarle.
Qui il contesto è totalmente diverso, i fondi ci sono o meglio c’erano, d’altronde siamo al Nord, i fondi arrivano ma l’efficiente classe politica non li spende.
“La giunta regionale – come si legge in un articolo di Open – dell’Emilia Romagna con presidente Stefano Bonaccini e vicepresidente Elly Schlein ha restituito fra il 2021 e il 2022 al ministero delle Infrastrutture 55,2 milioni di euro di un finanziamento di 71,9 milioni di euro ricevuto dallo Stato per la manutenzione e la messa in sicurezza dei corsi di acqua della Regione. I soldi come riporta la Corte dei Conti nei suoi rapporti 2021 e 2022 sulla Emilia Romagna sono stati restituiti perché la Regione non è stata capace di spenderli nei tempi previsti come stabilito dai contratti di finanziamento a carico dello Stato”….
Ora cosa succederà? Siamo al Nord, le telecamere non saranno spente, ma qualcuno dovrà pur pagare.
Vicini all’Emilia Romagna a cui arrivano più fondi ma che ha una classe dirigente disastrosa tanto quanto al Sud!