IL MONDO IN RIVOLTA. Basta un poliziotto dal grilletto facile per fare infiammare, e giustamente, i cittadini

IL MONDO IN RIVOLTA. Basta un poliziotto dal grilletto facile per fare infiammare, e giustamente, i cittadini

La cosa più preoccupante oppure interessante, dipende dai punti di vista, é che i rivoltosi sono per la maggior parte giovani minorenni.

Figli di un crollo sociale generalizzato che vede in tutto il pianeta i bisognosi, i reietti e i poveri nascenti quali pensionati, operai, impiegati “PRIVATI E PUBBLICI”.

Tutta gente abbandonata a se stessa con pochi uomini che vogliono controllare il pianeta in un mondialismo marcio e affamato di potere e di danaro; Persone che non si preoccupano di quelli che sono relegati ai margini.

Per fare tutto questo hanno bisogno di politici compiacenti e/o corrotti che portino avanti i loro programmi. E il nemico, quelli che non seguono il carro alato dei potenti, vanno lentamente annientati.

Da anni ci stanno provando con i paesi islamici e adesso con la Russia per poter mantenere la supremazia economica e finanziaria su un mondo che é in continua evoluzione e non lo comprendono.

MA HANNO PAURA

Perché, alla fine, capiranno che un cane bastonato per giorni, mesi e anni alla fine si ribella e azzannerà la mano di colui che pensa di accontentarlo con un piccolo tozzo di pane.

La pistola fumante di un poliziotto che toglie la vita ad un giovane diciassettenne é un atto inconcepibile e inaccettabile, ma ci sono fatti che vengono messi in atto attraverso la politica e chi la pratica che sono ancora più pericolose perché riguardano molti e molti più giovani e anziani.

Giovani abbandonati senza una certezza di un futuro e anziani che moriranno con la tristezza nell’anima e con il cuore spezzato per non essere riusciti a dare ai giovani tutto quello che la vita gli deve dare.

Cosa si deve fare per unire le generazioni per aprire la via verso un mondo migliore dove chi é ricco si propone per migliorare la situazione dichi é povero.

Ma se ciò non avviene ci penserà il popolo a livellare i diritti di tutti.

POTERE AL POPOLO

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Ruggiero Riefolo

Ruggiero Riefolo

1946 nasce la Repubblica italiana. Con una bella Costituzione che all’Art. 1 recita “La sovranità appartiene al popolo.”. Ma la sovranità dei cittadini é limitata dalla stessa Costituzione solo per esprimere un voto e dare una delega in bianco. In Svizzera “Nazione Confederata” i cittadini hanno la vera sovranità, in una Democrazia diretta, dove tutto, dalle Leggi alle spese amministrative, è sottoposto con lo strumento del Referendum Deliberativo all’accettazione da parte dei cittadini. Questa é l’unica e reale questione che mette in evidenza la sovranità di un popolo che attraverso quello strumento controlla il Governo della Nazione in tutti i suoi livelli.