SI ALLA LIBERTÀ DI STAMPA, NO ALLE CALUNNIE CONTRO LA RICOSTRUZIONE DI CASAMICCIOLA
Si al diritto di
cronaca e di opinione, no alle calunnie ed alle accuse infamanti infondate: è
questa la motivazione per cui Giosi Ferrandino, nella sua qualità di sindaco di
Casamicciola Terme, ha deciso di sporgere denuncia querela nei confronti degli
autori dei farneticanti manifesti comparsi giorni fa a Santa Maria Maddalena ed
al Pio Monte della Misericordia ed in quelli del sito internet PositanoNews.
Nelle ultime settimane, con l’avvio definitivo
della ricostruzione di Casamicciola e con l’intensificarsi della azione di
rigenerazione del paese da parte dell’amministrazione comunale in carica, si
registra una offensiva condotta con mezzi e toni assolutamente inaccettabili e
che sembrano frutto di un disegno coordinato: prima le denunce che tentano di
paralizzare i tanti interventi avviati per la ricostruzione e la messa in
sicurezza e poi gli articoli diffamatori, su siti e giornali.
Il 13 ottobre scorso però qualcuno ha deciso di
andare oltre ogni limite, affiggendo sul portone d’ingresso della Basilica di
Santa Maria Maddalena cartelli contenenti accuse farneticanti nei confronti
degli attuali amministratori casamicciolesi e del commissario Legnini (cartelli
apparsi poco dopo anche davanti al Pio Monte): per singolare coincidenza,
pochissimi minuti dopo essere stati affissi di questi cartelli viene data
notizia da PositanoNews.
Manifesti ed articolo on line formulano accuse
false, offensive ed altamente diffamatorie del buon nome del primo cittadino di
Casamicciola e di tutte le persone che, a vario titolo, sono coinvolte nella
ricostruzione.
Senza contare inoltre che, a firmare le accuse, è
un sedicente “Comitato cittadino Sisma e nubifragio Ischia”, misteriosa entità
di cui nessuno conosce membri, finalità ed attività sin qui svolta e che è
lecito ritenere sia del tutto inesistente.
L’orologio del nostro paese è tornato decenni
indietro con la riesumazione dei denunciatori a gettone, delle gole profonde e
della politica delle carte bollate, ricordi tristi di un disonorevole passato
che speravamo di aver definitivamente archiviato.
Il ricorso alla querela è quindi un atto
inevitabile considerata la gravità delle accuse ricevute che non solo non
trovano riscontro e giustificazione alcuna ma che infamano – oltre chi
amministra Casamicciola oggi – anche l’intera comunità casamicciolese.
Al di là delle conseguenze legali di questa
vicenda non si può non sottolineare lo scadimento e la pericolosa deriva che
queste provocazioni comportano per la vita sociale di Casamicciola; e se per
chi ha diffamato il giudizio spetta ai magistrati per chi invece ha tentato di
derubare il nostro comune della sua rinascita il giudizio lo daranno – oggi ed
in futuro – i casamicciolesi stessi per i quali denunce e manovre allungano inevitabilmente
i tempi di attesa per tornare a casa, per ottenere nuove attività turistiche e
commerciali, per riavere scuole ed edifici pubblici funzionali e sicuri.
“Eravamo consapevoli che ricostruire e far
rinascere il nostro paese sarebbe stata un’impresa ardua” afferma il sindaco
Giosi Ferrandino “e di certo non saranno bugie, carte bollate ed intimidazioni
a fermarci. Tutti possono vedere quello che si sta realizzando per
Casamicciola, siamo pronti e disponibili a confrontarci con i nostri concittadini
su ogni singolo mattone che dovrà essere posto per la rinascita ma non ci
piegheremo mai ai ricatti ed alle infamità”.