POMPEI E SANT’ANDREA DI CONZA CANDIDATE A CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2027. MIMMO BARRA: “ORA TOCCA ALL’ISOLA D’ISCHIA” (video)
Si sono svolte martedì 25 e mercoledì 26 febbraio, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma, le audizioni pubbliche della dieci città candidate a Capitale Italiana della Cultura per il 2027. Tra le dieci finaliste spiccano Pompei e la provincia di Avellino con Sant’Andrea Di Conza. Due ampi racconti che attraverso una nuova narrazione tra identità, tradizione, cultura e innovazione cercano di raggiungere una meta ambita: diventare Capitale Italiana della Cultura. A sostenere il nome di Pompei, 103 città che hanno firmato un Protocollo d’Intesa, mentre sono 25 i Comuni che sostengono la candidatura di Sant’Andrea di Conza. In entrambi i casi si tratta di Amministrazioni che, collaborando tra loro, puntano a trasformare una sfida in un’occasione di crescita e sviluppo per il territorio.

Se da un lato Pompei ha fondato il proprio racconto sull’essere simbolo di storia e archeologia, centro attrattore di turisti che vuole tendere e allargare la sua prospettiva, Sant’Andrea di Conza ha intenzione di creare un polo di attrazione culturale, stabile e innovativo, in grado di unire non solo i 25 Comuni ma altre 70 realtà con la finalità di costruire un mosaico di storia, arti e natura, promuovere il turismo e rilanciare l’economia locale. All’audizione delle dieci città, oltre agli amministratori locali, era presente anche il Responsabile per i Rapporti Istituzionali dell’Agenzia Regionale del Turismo, Mimmo Barra – di concerto con l’Assessore al Turismo Felice Casucci – che non si è lasciato sfuggire all’entusiasmo per le candidature di Pompei e Sant’Andrea di Conza che “porterebbero lustro alla Campania a dimostrazione che il lavoro, benché impegnativo, può dare ottimi risultati” Ed ha aggiunto: “Immagino un progetto ambizioso. Stimolare l’attenzione delle amministrazioni e della cittadinanza e fare di Ischia la Capitale della Cultura Italiana per i prossimi anni .
Rappresenterebbe un’opportunità unica per unire l’isola sotto una visione comune mediante la creazione di una rete solida, abbattere i confini amministrativi e costruire insieme un futuro di crescita culturale e turistica per l’intera regione Campania. Per come la vedo io, Ischia non dovrebbe solo celebrare il suo ricco passato, ma anche guardare verso il futuro, promuovendo una cultura innovativa, inclusiva e senza barriere. Mi piacerebbe vedere lo stesso livello di collaborazione e impegno che hanno dimostrato i sostenitori di Pompei e Sant’Andrea di Conza, da parte dei comuni isolani, lavorando a fianco a fianco e con l’Agenzia Regionale del Turismo, per attestare che la valorizzazione del patrimonio culturale di Ischia può essere un motore di sviluppo per l’intera area del Golfo di Napoli e per la nostra Regione. Questo progetto potrebbe sembrare ambizioso, ma sono convinto che la candidatura di Ischia a Capitale della Cultura Italiana per i prossimi anni sarebbe un cambio di pagina se non di paradigma per l’intera isola, mettendo in mostra le sue bellezze nascoste, favorendo un nuovo turismo e il suo rilancio come quello dell’economia locale. Secondo me si tratta di un’opportunità concreta per il territorio isolano di scrivere un nuovo capitolo di storia mediante la cultura e accrescere il suo sviluppo. Credo fermamente nel potere della cultura come motore di crescita per Ischia, che ha molto da offrire e raccontare al mondo tramite un percorso condiviso tra istituzioni locali, associazioni di promozione e categoria insieme al coinvolgimento della dimensione imprenditoriale. A mio avviso, all’unanimità, si può raggiungere questo traguardo e segnare un nuovo punto di partenza per il futuro d’Ischia. Mi piacerebbe farlo diventare realtà attraverso un’azione sinergica tra i Comuni dell’isola”.
L’intervento di Amedeo Colella:
Video di presentazione di Pompei Continuum: