CORPO&ANIMA, IN MOSTRA IL VIAGGIO PROFONDO NELL’UMANITÀ DI PIETRO ROMANO “P’INK”
Da sabato 26 aprile al 14 maggio 2025, presso la Galleria “ANNOZERO 2.0” a Forio. Start del vernissage alle 20.30. Arte e gesti nel segno della memoria dell’artista internazionale Pietro Romano “P’INK”, scomparso prematuramente. La mostra sarà visitabile fino al 14 maggio
FORIO (ISCHIA), 22 APRILE 2025 – “Una mostra che non si guarda, si attraversa”, questo il claim di sabato 26 aprile, dalle 20:30. Presso la galleria AnnoZero2.0 Underground Art Gallery di Forio (Ischia) l’inaugurazione e la presentazione della mostra personale “P’IETRO – Corpo&Anima” dell’artista visivo Pietro Romano, in arte “P’ink”. Curata dal performer e gallerista Salvatore Iacono, l’esposizione s’inserisce nella più ampia celebrazione “P’INK MEMORIAL” giunta quest’anno alla sua seconda edizione. «Sconvolgere è sempre più difficile e l’unico modo per “rappresentare” l’orrore contemporaneo sembra essere quello di un cinico assemblaggio di simulacri che ne compongono l’immagine. Questa è la via adottata da Pietro Romano».

Così il critico d’arte Eugenio Viola in un commento alla mostra “My Sweet Drama” dell’artista e tatuatore internazionale Pietro Romano, tenuta a Napoli nell’aprile del 2006. La rassegna realizzata nella galleria AnnoZero2.0 Underground Art Gallery in via Costantino 28, a Forio, sull’isola d’Ischia, è organizzata con l’ausilio dell’associazione DIVINA, della Pro Loco Pithecusae e il sostegno di Unione Nazionale delle Pro Loco (UNPLI) di Napoli e della Campania. Un viaggio disturbante e profondo nei territori della sofferenza umana, vissuta e convertita in arte. Attraverso dipinti e installazioni, P’ink racconta un’esistenza segnata dal dolore e dalla sofferenza leniti solo dalla ricerca di senso, trasformando contemporaneamente il corpo in tela e testimonianza.

“Corpo&Anima” è un progetto espressivo, crudo, capace di restituire al pubblico una visione intensa della condizione umana: la ferita come segno, il tatuaggio come rituale di resistenza, l’arte come esorcismo del buio interiore. Un memoriale ma anche una rinascita nel grido silenzioso che si fa atto e immagine, gesto e testimonianza. La rassegna curata da Salvatore Iacono si configura come un’esplorazione dell’ombra interiore che trova luce proprio nell’atto creativo. Un percorso emotivamente forte che invita a riflettere sul legame tra carne e spirito, tra identità e dolore, tra arte e sopravvivenza. L’inaugurazione sarà accompagnata da performance in un’atmosfera suggestiva collocata nei caratteristici vicoli saraceni, con la partecipazione dell’artivista Mimmo di Caterino e dell’attore Mattia Sirabella. A ingresso gratuito, le opere rimarranno disponibili fino al 14 maggio.
Pietro Romano (Torino, 1978 – Brescia 2019) conosciuto con il nome di P’ink nel mondo del tatuaggio si trasferisce a Bologna dove frequenta l’Accademia di Belle Arti conseguendo il massimo dei voti. Dal 2001 apprende l’arte del tatuaggio da cui resta affascinato, lavorando dapprima sull’isola d’Ischia e in seguito presso studi a Londra, Amsterdam, Ibiza, New York e Melbourne. Torna sul territorio campano che ritiene “un riferimento saldo nel tempo” proponendo le sue opere pittoriche, partecipando a mostre collettive e personali senza tralasciare la ricerca di un tatuaggio innovativo che propone in studi internazionali in Europa, America e Asia.

Salvatore Iacono (Ischia il 14 maggio 1967), nasce da una famiglia
semplice di onesti lavoratori. Fin da piccolo mostra attitudini alla
sperimentazione e alla creatività. A 13 anni si appassiona alla musica
collezionando dischi in vinile e assemblando impianti stereofonici, studia e
analizza le proposte e la produzione discografica di quegli anni. Esordisce
come DJ prima radiofonico, poi nelle discoteche e club, producendo remix di
molte hit del momento. A 24 anni si avvicina al mondo dell’arte moderna e
contemporanea come art promoter e curatore, poi come gallerista e mercante di
artisti di rilievo internazionale. Cura e organizza decine di mostre personali
e collettive anche per i comuni. Collabora, organizza e coordina rassegne e
concerti musicali con Teresa Coppa con la quale inaugura nel 2003 l’Accademia
dei Ragazzi, scuola privata di arte musica e spettacolo organizzando corsi di
formazione per bambini e ragazzi in varie discipline artistiche. Considerato
pioniere e innovatore negli ambienti artistici, nel 2016 sente l’esigenza di
condividere l’abitazione di famiglia con un progetto artistico innovativo che
interagisse anche col tessuto culturale e sociale del paese, creando così il
primo modello di galleria interattiva e sociale al mondo per i linguaggi e la
creatività urbana archiviando allo scorso secolo la professione di gallerista
d’arte. Ischia Street Art, oltre a essere una galleria underground di linguaggi
contemporanei è anche un amplificatore sociale e culturale d’idee e azioni in
libertà, senza censure. Provocatorio, rivoluzionario, dissacrante e
iconoclasta, non ama le etichettature, con le sue azioni produce spunti e
occasioni di riflessione dal punto di vista sociale, culturale e artistico. Si
occupa principalmente di “artivismo”, “Street art vandalica” e “vandalismo
urbano” come linguaggio di ribellione sociale globalizzata. La sua attività
artistica, sociale e culturale si sostiene grazie alla collaborazione di
attivisti, ai contributi privati e alle offerte dei visitatori. Le sue
performances sono state oggetto d’interesse di media e network nazionali, la
galleria è recensita sulle maggiori riviste e testate internazionali di arte
urbana. Vive a Forio, ai piedi di una torre di difesa del XVI sec. “Torre
Costantino” nel centro storico, con i suoi gatti e piccioni
AnnoZero2.0 è una galleria underground. Nasce dalla ricerca
sperimentale avvenuta con Ischia Street Art dal 2017 a oggi. E’ il primo
modello di galleria interattiva e sociale al mondo per i linguaggi e la
creatività urbana. La sua peculiarità è la possibilità di dipingere e disegnare
direttamente sulle pareti e supporti della galleria in maniera spontanea e
diretta. Non solo una galleria d’arte ma un amplificatore sociale e comportamentale,
un luogo libero senza dogmi ed etichette in cui chiunque è libero di esprimersi
senza censure. La struttura e progetto si mantengono economicamente con libere
offerte e donazioni spontanee.