IN SCENA A VILLA ARBUSTO ‘LISISTRATA’ DI ARISTOFANE, UTOPIA AL FEMMINILE CONTRO LA GUERRA
Sabato 14 giugno alle ore 21:00 l’opera del commediografo greco sarà portata in scena a Lacco Ameno dagli studenti del Liceo Statale ‘Giorgio Buchner’ con l’adattamento e la regia di Salvatore Ronga
c.s. 10 giugno 2025 | L’intramontabile vitalità del teatro di Aristofane per un’utopia di pace al femminile. Sabato 14 giugno, alle ore 21:00, nel parco di Villa Arbusto a Lacco Ameno, gli studenti del Liceo Statale ‘Giorgio Buchner’ porteranno in scena “Lisistrata”, capolavoro di Aristofane adattato e diretto da Salvatore Ronga. Questo nuovo lavoro si inserisce tra le iniziative promosse dall’Istituto ischitano guidato dalla Dirigente scolastica Dott. Assunta Barbieri nell’ambito del progetto Platea, tutor la Prof. Concetta Lauro, con cui gli studenti si avvicinano al repertorio classico per interpretare il presente e vivere l’esperienza del palcoscenico come forma di cittadinanza attiva.

Opera di una modernità impressionante che mescola impegno etico-sociale e la sfrenata libertà dell’immaginazione, “Lisistrata” è un vero e proprio colpo di Stato delle donne di Atene e Sparta, animate dall’intenzione più nobile: ristabilire la quiete e la tranquillità in tempo di sanguinosi ed estenuanti conflitti. Per impedire che gli uomini persistano a farsi la guerra, l’ateniese Lisitrata raduna le donne di tutta la Grecia e le convince a proclamare lo sciopero del sesso. La commedia più celebre di Aristofane muove da un’invenzione comica irresistibile: le donne rifiuteranno i loro favori fino a che gli uomini non avranno firmato la pace.
Il gioco teatrale che anima le scene è così efficace da porre in secondo piano alcuni aspetti della trama che sono, invece, di particolare interesse. Le donne occupano l’acropoli di Atene sequestrando il tesoro della città, in modo che gli uomini non possano attingere al denaro per riarmarsi. E tutto questo non solo con l’obiettivo di sospendere i conflitti in corso, ma di raggiungere, come osserva la spartana Lampitò, “una pace che sia giusta e senza inganni”.

Per il regista Salvatore Ronga “sorprende, in quest’opera di Aristofane, lo spirito d’intraprendenza che si attribuisce al mondo femminile, per cui la donna si dichiara soggetto e non oggetto del piacere, una condizione di libertà molto lontana dalla realtà storica in cui si colloca l’azione. Come da convenzione, la commedia si conclude con l’inevitabile lieto fine. Risuona tuttavia una nota di amarezza in quanto gli uomini si arrendono non in ragione del discorso nobile e alto che Lisistrata pronuncia di fronte alle delegazioni riunite, quanto perché incapaci di resistere all’istinto. La ragione è tutta dalla parte delle donne».
La locandina dello spettacolo è a firma della studentessa Daniela
Di Meglio che rivista in chiave ironica un famoso manifesto della
propaganda bellica degli anni Quaranta, diventato nel tempo, con una singolare
traslazione semantica, un’icona della battaglia femminista.
Villa Arbusto con i suoi cortili e i suoi giardini storici si offre
ancora una volta come scena privilegiata, considerando anche la ricca
collezione archeologica del Museo di Pithecusae con cui la performance teatrale
stabilisce, seppure solo idealmente, una molteplicità di legami per
un’iniziativa che, grazie all’amministrazione di Lacco Ameno e
all’assessorato alla Cultura della Vicesindaca Carla Tufano,
valorizza e promuove il nostro patrimonio culturale, in una prospettiva di
collaborazione sinergica tra scuola e territorio.
L’ingresso al parco e allo spettacolo “Lisistrata” è libero.