NO, NON È STATA NAPOLI AD AVER UCCISO GIOVANBATTISTA, È STATA NAPOLI AD AVERLO RESO…UN UOMO D’AMORE!
Potevo essere io, è vero, a piazza Municipio, sono sempre lì, in quelle strade, in quei vicoli, a qualsiasi ora. Giovanbattista poteva essere un amico, l’età è quasi quella. Era un difensore di Napoli come noi, come me. Oggi potevo piangere un amico, forse un fratello che non voleva lasciare la città. Era parte della MIA Napoli, di quella Napoli bella, artistica, culturale…ma anche il ragazzo che ha sparato, è parte di Napoli…la mia Napoli. Forse non sarò compreso da tutti, ma non esistono mille Napoli, possono esistere mille sfumature ma Napoli È UNA. La nostra città è una nel buono e nel cattivo, ed oggi le vittime sono due ragazzi appartenenti a mondi diversi della stessa città, figli di una terra abbandonata a se stessa, in cui ci sono luci ed ombre, in cui ci sono abitanti di luce come Giovanbattista, ed abitanti di ombre come l’altro ragazzo, vittima di un sistema marcio.
Posso capire i genitori, posso capire chi ha perso quel figlio, quel fratello, quel cugino o quel compagno di scuola, ma NO, NON È STATA NAPOLI ad uccidere il ragazzo.
Mi sono sempre posto la domanda: perchè se brucia la Venere degli Stracci deve essere colpa mia perchè sono Napoletano? Perchè devo sentirmi in colpa in quanto Napoletano se accadono queste tragedie?
Perchè se tragedie del genere accadono in altre città si parla del singolo fatto, mentre se ciò accade a Napoli è l’intera città a dover pagare le conseguenze? Perché se avviene uno scippo oppure un omicidio, a Milano è colpa del singolo milanese, a Torino del singolo torinese mentre a Napoli è colpa di tutti i napoletani?
Abbraccio fortissimo la famiglia per l’irreparabile perdita, ma NO, NON È STATA NAPOLI ad ammazzare Giovanbattista, ma NAPOLI È STATA LA CITTÀ CHE LO HA RESO UN UOMO D’AMORE, UN ARTISTA ORGOGLIOSAMENTE NAPOLETANO!