L’ITALIA RICATTATA DAL PASSATO
Firma a Cassibile da parte del Gen. Castellani “per conto di Badoglio” della “RESA INCONDIZIONATA” dell’Italia alle forze di invasione il 3 settembre diramato da Badoglio l’8 settembre “FALSAMENTE” come armistizio.
Questo “DETTO ARMISTIZIO BREVE” perché conteneva solo le clausole militari della Resa.
Il 10 settembre 1947 viene firmato il trattato di pace a Parigi dall’On. De Gasperi nel quale l’Italia viene condannata a pagare 360 milioni di dollari, di cui:
125 alla Jugoslavia;
105 alla Grecia;
100 all’Unione Sovietica;
25 all’Etiopia;
5 all’Albania.
In questo trattato vi sono delle clausole segrete, a perfezionamento della resa incondizionata di Cassibile, che comportano la sottomissione dell’Italia agli USA come protettorato e all’Inghilterra per le politiche estere.
Il 27 dicembre 1947 Enrico De Nicola promulga, con l’assenso dell’USA, la Costituzione italiana. Ergo l’Italia é una nazione occupata e non liberata e così sarà fino al 2047 salvo proroghe.
Queste le conseguenze di una guerra a fianco della Germania di Hitler voluta dalla monarchia dei Savoia e dal fascismo di Mussolini.
Stiamo vivendo, da allora, in questa teorica “DEMOCRAZIA REPUBBLICANA” che oggi ci ha portato a fare sacrifici inenarrabili.
I cittadini sono sempre stati estromessi da tutte le scelte fatte da una politica sottomessa alle clausole dell’occupante e, pertanto, la voce del “POPOLO ITALIANO” non ha mai risuonato per la tutela della sua “SOVRANITA’”.
I partiti politici, hai quali in seguito si sono aggiunti i “SINDACATI”, sono serviti a tenere in uno stato perenne di separazione e contrapposizione la società italiana attraverso le ideologie, le logiche di partito e le promesse politiche e sindacali.
Molti italiani si sono accorti e/o stancati di questo giogo perverso e poco oltre il 60% di loro non si recano alle urne per consegnare una “DELEGA IN BIANCO”.
I motivi sono di varia natura ma il risultato é:
– A causa del “VULNUS COSTITUZIONALE” che consente di governare, anche con piccole minoranze, purché si costituisca una “MAGGIORANZA PARLAMENTARE” gioco reso ancora più facile dalla riduzione dei parlamentari;
– I partiti politici, da questa astensione, ne traggono un grande beneficio in quanto non si devono sforzare più di tanto per ottenere maggiori consensi, gli basta il così volgarmente detto “ZOCCOLO DURO”.
E cosa fa quella maggioranza che non vota?
Consegna il paese a delle persone, il più delle volte, incapaci e incompetenti senza pensare di tutelare la propria “SOVRANITA’” sopportando in un silenzio involontariamente complice lo strapotere di costoro che credono di fare politica e che in realtà non hanno, o peggio, non conoscono il senso della vera “DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE”.
Non si potrà mai unificare un vero popolo italiano, come geograficamente é stato fatto per la Nazione, in quanto le venti regioni vivono con le loro culture, tradizioni e quel senso di appartenenza che porta alla disgregazione del popolo e non all’unione.
Come si può rimediare per rendere questo popolo italico realmente unito, se non nei valori, almeno contrattualmente?
Con il “FEDERALISMO” dove ogni regione e persino il piccolo comune si autogoverna e gestisce mantenendo, nel contempo, questa Italia una e indivisibile come prevede la Costituzione.
Il Federalismo si basa sulla sovranità del popolo che annulla il potere partitocratico costringendo il politico a “SERVIRE I MOLTI E NON SERVIRSI DI LORO”.
Ed ecco perché la strada per la salvezza di questa nazione é, unicamente, l’avvio di una nuova fase costituente che modelli, l’attuale costituzione, sul formulato federale che porta alla reale sovranità del popolo.
La maggioranza silenziosa riuscirà a comprendere ciò consapevolmente?
VIVA L’ITALIA UNITA E IL POPOLO SOVRANO.