Coronavirus, scene di caos al porto di Ischia
Il caos è arrivato. Il timore per se stessi e per la propria famiglia si può manifestare in tanti modi. Qui non c’entra il turismo o il razzismo.
Scene come queste però, in cui a prevalere è la paura che finora è stata lontana migliaia di kilometri, testimoniano di una Italia che rischia di entrare in una spirale di terrore da cui sarà difficile uscire.
Questo accadeva domenica sera allo sbarco sull’isola di Ischia di alcuni turisti provenienti probabilmente dalla zona limitrofa a quella del primo focolaio di COVID-19, nel lodigiano.
Dopo l’annullamento da parte del Prefetto di Napoli dell’ordinanza con la quale i sindaci dei comuni isolani avevano tentato di vietare lo sbarco per due settimane – fino al 9 marzo – a veneti, lombardi e cinesi provenienti dai luoghi in cui il coronavirus si sta diffondendo, l’autobus carico di turisti è arrivato a Ischia.