Meridbulloni, continua il presidio a difesa del lavoro e del Sud

Meridbulloni, continua il presidio a difesa del lavoro e del Sud

di Domenico Casolaro

Dopo uundici giorni di protesta sono ancora lì. Sono i lavoratori di Meridbulloni che stanno subendo un vero e proprio ricatto: o si emigra al Nord insieme all’azienda per lavorare o non si lavora più

Continua dopo giorni la lotta dei lavoratori della azienda Meridbulloni del gruppo Fontana, che stanno presidiano ad oltranza, esattamente da undici giorni, lo stabilimento di Castellammare di Stabia, a causa della chiusura ed il trasferimento della produzione a Torino. Sono circa 100 le maestranze vittime di un ennesimo scempio perpetrato ai danni della Campania e del Sud, che si va ad aggiungere agli altri licenziamenti dopo la chiusura dello stabilimento della Whirlpool.

L’azienda del gruppo Fontana per il momento risulta chiusa al confronto mortificando i lavoratori e costringendoli al licenziamento, qualora non dovessero accettare il trasferimento nelle sedi di Milano o Torino. É evidente il ricatto ai danni dei lavoratori obbligati a trasferirsi al Nord per lavorare, obbligati ad accettare lo sradicamento dalla propria terra natia per sopravvivere.

Domani vi racconteremo dal vivo, dal Gruppo “GLI INSORGENTI” e dalla pagina “Gigi Lista – L’insorgente” la protesta che stanno portando avanti a difesa del loro lavoro, della nostra terra, del sacrosanto diritto di rimanere a Sud. Una battaglia che si somma a molte altre battaglie sparse per il nostro territorio.

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Redazione

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