Francia, il terrorismo islamico terrorizza ancora

Francia, il terrorismo islamico terrorizza ancora

di Marco Manassero

Tre settimane dopo l’attentato davanti alla ex redazione della rivista satirica Charlie Hebdo, Samuel Paty, padre di una bambina, è stato decapitato davanti alla scuola media dove insegnava Storia, Geografia ed Educazione Civica. Proprio durante una lezione di quest’ultima materia il professore aveva spiegato l’importanza della libertà d’espressione prevista dalla costituzione francese, mostrando alcuni libri o vignette irriverenti tra cui quelle su Maometto pubblicate sulla rivista Charlie Hebdo, a cui era seguita la famosa strage. Alcuni studenti non hanno voluto partecipare alla lezione, mentre altri hanno preso parte filmandola. In seguito ci sono state minacce di morte da parte delle famiglie di alcuni studenti, inoltre il padre di una studentessa si è recato dal preside facendosi accompagnare da Abdelhakim Sefrioui, membro del Consiglio degli imam di Francia e noto per le posizioni radicali, per chiedere il licenziamento del professore. L’uomo ha poi diffuso su internet identità e indirizzo del professore, facendo appello ai credenti affinchè punissero l’uomo. Gli uomini arrestati per il delitto sarebbero fino ad ora 11, e l’esecutore materiale dell’omicidio sarebbe un diciottenne ceceno, che avrebbe poi inviato la foto della testa decapitata ad un profilo social ufficiale del presidente Macron.

Le persone arrestate sarebbero tutte state già precedentemente monitorate dall’antiterrorismo, ma in maniera blanda poichè la lista dei potenziali terroristi islamici che risiedono sul territorio francese consisterebbe di circa 20000 nomi, tutti radicalizzati e difficilmente infiltrabili. Parallelamente si rileva che il terrorismo islamico in Francia non si è mai spento, e in particolare la comunità cecena sta iniziando a presentarsi come critica, cosa che si era già vista negli scontri etnici contro i nordafricani a Digione durante il lockdown, quando i ceceni erano scesi nelle strade armati di alcuni kalashnikov, urlando allah u akbar. Parallelamente nell’ultimo mese, in Russia, quattro terroristi islamici ceceni da tempo ricercati sono stati scoperti in procinto di progettare nuovi attentati, e sono morti facendo resistenza con armi da fuoco. Nelle scorse settimane il presidente Macron aveva dichiarato che i servizi segreti erano all’opera contro il terrorismo, ma che la minaccia principale era costituita dai gruppi suprematisti bianchi.

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Redazione

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