È morto Maurizio Costanzo, icona della TV italiana

È morto Maurizio Costanzo, icona della TV italiana

È morto a Roma Maurizio Costanzo, giornalista, conduttore tv, autore, sceneggiatore. Aveva 84 anni. La camera ardente sarà allestita in Campidoglio, a Roma.

Nato proprio nella Capitale il 28 agosto 1938, Costanzo ha condotto decine di programmi radiofonici e televisivi e anche commedie teatrali.

Il suo nome è legato soprattutto al Maurizio Costanzo show, in onda dal 1982 su Mediaset. Tra i suoi programmi più noti, anche Buona domenica. Ha scritto numerosi libri. Dal 1995 è stato sposato con Maria De Filippi.

La sua lunghissima carriera era iniziata negli anni Cinquanta nella carta stampata e poi in radio, ma il grande successo era arrivato come ideatore e conduttore di “Bontà loro”.

Legato da un rapporto di stima e di amicizia col giudice Giovanni Falcone, ospite alle sue trasmissioni, Costanzo è sempre stato in prima linea nella lotta alla mafia. In seguito all’omicidio di Libero Grassi, appena un mese dopo, realizza con Michele Santoro una maratona Rai-Fininvest contro la mafia. Memorabile la scena in cui Costanzo brucia in diretta una maglietta con scritto “Mafia made in Italy”. Proprio questo suo impegno sembra essere la causa di un attentato: il 14 maggio 1993 una Fiat Uno imbottita di novanta chilogrammi di tritolo esplode a Roma in via Ruggero Fauro mentre transita un’auto con a bordo Costanzo e la moglie Maria De Filippi che restano incolumi.

Nella vita privata si è sposato quattro volte: nel 1963 con Lori Sammartini, di quattordici anni più grande di lui, dieci anni dopo sposa la giornalista Flaminia Morandi con la quale ha 2 figli. Quattordici anni più tardi sposa la conduttrice televisiva Marta Flavi e infine il 28 agosto 1995 si unisce in matrimonio con Maria De Filippi, conosciuta nel 1989 durante un convegno sulla pirateria cinematografica a Venezia.

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Ottavio Turino _

Ottavio Turino _

“Nessuno, in nessun caso, fermerà la forza del pensiero e della parola che anima chi crede ancora che la libertà di stampa possa esistere”