ISCHIA, GROSSO ALBERO CROLLA FUORI L’OSPEDALE “RIZZOLI”: A QUANDO UNA VERIFICA STATICA DEGLI ALBERI? (video)
Il crollo si è verificato la notte scorsa. Fortuna ha voluto che la voluminosa chioma e il pesante tronco non crollassero sul vialetto del nosocomio, dove passa sempre qualcuno, ma verso la parte retrostante
La tempesta che da alcuni giorni sta colpendo l’isola d’Ischia e che nelle ultime ore si è ulteriormente acuita con mare agitato e forti raffiche di vento, oltre a creare enormi disagi a chi deve necessariamente recarsi in terraferma per la sospensione delle corse degli aliscafi e con pochissime navi che a singhiozzo fanno la spola prevalentemente da e per Pozzuoli, crea disagi e pericoli anche lungo le nostre strade per la presenza di pini ed alberi di grosso fusto i quali, così come dovrebbe essere, non vengono periodicamente monitorati a riguardo delle loro condizioni statiche nonostante i continui appelli giunti da più parti.
E così di tanto in tanto qualche albero crolla e si deve sempre sperare che ci vada bene e che non si debbano registrare gravi danni a persone e cose. Com’è accaduto stanotte all’esterno dell’Ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno dove un grosso albero si è improvvisamente abbattuto. Fortuna ha voluto che la voluminosa chioma e il pesante tronco non crollassero sul vialetto del nosocomio dove passa sempre qualcuno ma verso la parte retrostante.
Qualche anno fa, oltre a dover alzare la voce per far rimuovere un mastodontico pino secco che rappresentava un pericolo per chi frequentava l’ospedale e nonostante questo nessuno si preoccupava di abbattere, il PCIM-L fondato dal compianto Domenico Savio chiese con forza una perizia periodica su tutti gli alberi di grosso fusto presenti nei paraggi dell’Ospedale. Richiesta come al solito evidentemente rimasta inascoltata. Ora è giunto il momento di dire basta ai pericoli per i cittadini isolani ed i turisti. Si provveda a monitorare tutto il patrimonio arboreo dell’Isola d’Ischia onde evitare che prima o poi ci scappi un grave incidente.