“Il Ritorno di P’INK: La Memoria Vivente dell’Arte” (video)

“Il Ritorno di P’INK: La Memoria Vivente dell’Arte” (video)

L’anima di P’INK, rappresentata dall’attore Mattia Sirabella, ha vagato tra le opere e le persone. Come se volesse riportare in vita la sua storia e il suo messaggio. Il corpo dell’attore, divenuto un medium, ha creato un collegamento diretto con il pubblico, permettendo agli ospiti di sentire e percepire la presenza dell’artista come se fosse ancora tra loro. La seconda edizione del “P’ink Memorial”, evento intitolato a Pietro Romano, l’artista e tatuatore internazionale prematuramente scomparso, in arte “P’INK”, ha lasciato un’impronta nella memoria di chi ha avuto la fortuna di parteciparvi. La mostra, tenuta presso la Galleria AnnoZero2.0 Underground Art Gallery di Salvatore Iacono (curatore e direttore delle performance), negli spettacolari vicoli Saraceni di Forio, ha reso vivida la presenza dell’artista, permettendo alle sue prestazioni artistiche di parlare direttamente alle anime dei visitatori. L’atmosfera conviviale dopo la “messa” in onore di P’INK, ha prodotto l’ambiente ideale per immergersi nella sua arte, caratterizzata da intensità e provocazione, dimostrando la sua capacità di toccare le corde più profonde dell’animo umano. Le opere, che saranno esposte e fruibili gratuitamente fino al 14 maggio, non solo hanno raccontato la storia di un uomo segnato dal dolore e dalla sofferenza. Hanno anche rievocato una riflessione profonda sulla condizione temporanea dell’essere umano. Le performance prima di Domenico di Caterino e dopo di Mattia Sirabella hanno raggiunto un altro livello d’intensità all’ambiente spalancato sulla fugacità della vita. Le opere di P’INK sono una forma di alchimia. In cui il dolore e la sofferenza sono trasmutati in oro. Arte, che rappresenta la sintesi di due aspetti apparentemente contraddittori. La luce e l’ombra, la vita e la morte. Una forma di esorcismo, dove il buio interiore sgorga e zampilla all’esterno ed è trasformato in luce. La performance dell’artivista Domenico di Caterino con la lettura del Salmo dedicato a Pietro Romano, in quest’ambiente, è stata un rituale di evocazione dell’anima di P’INK. Un ringraziamento e una benedizione – dopo aver gettato “acqua santa” dal balcone – per richiamarla all’esistenza, fornendo ai presenti la possibilità di stabilire un contatto diretto con la sua essenza. La seconda edizione del Pink Memorial che ha preso vita nella Galleria Underground 2.0, ha certificato come e quanto l’arte sia un mezzo potente. Capace di toccare le corde emotive dei corpi attraverso l’anima accordata dei vivi. I quadri e le installazioni di P’INK insieme alle performance di Domenico di Caterino e Mattia Sirabella, hanno dato un mondo reale all’esperienza e lasceranno un’impronta indelebile nella memoria di chi è stato parte attiva di un evento sulla soglia del misticismo e della provocazione.

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Graziano Petrucci

Graziano Petrucci

Laureato in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli è iscritto all’Ordine degli avvocati. Giornalista pubblicista, si è perfezionato con un master a La Sapienza in «Geopolitica e sicurezza globale» e ha frequentato il master in «Intelligence e Sicurezza» presso La Link Campus University di Roma. Cura la rubrica «Caffè Scorretto» per il quotidiano di Ischia e Procida Il Golfo. Componente dell’associazione «Studi Tradizionali e filosofici Raimondo Di Sangro» di Napoli che si dedica allo studio delle civiltà del passato per una migliore conoscenza del presente. Scrive brevi racconti per «La rivista intelligente.it». Si occupa di comunicazione.