Il Grande Fratello ti ascolta a tua insaputa
“I cellulari con la funzione di riconoscimento vocale spiano le nostre abitudini noncuranti della privacy”
I telefonini osservano di nascosto le nostre consuetudini registrando le parole chiave che digitiamo e che poi vengono utilizzate dai siti web per indirizzare le ricerche.
Non siamo nel mondo virtuale del romanzo “1984” di George Orwell ma, purtroppo, nel mondo reale della nostra quotidianità.

Anche quando sembrano spenti in funzione di stand by, in realtà gli apparecchi sono in grado di catturare le confidenze che facciamo agli amici e trasformarle in messaggi pubblicitari.
Non ci credete? Ascoltate le parole di Alessandro Curioni, esperto di cyber-security e docente all’Università Cattolica di Milano.
Intervistato dal Corriere della Sera alla domanda: “È vero che i cellulari ci ascoltano?” Ha risposto così: “Ho fatto un esperimento in un corso aziendale. Ho ripetuto trenta volte la frase Avengers Endgame. Più tardi tra i risultati di Google mi è apparsa la data di uscita del film Avengers Endgame”.
Dunque è possibile che il nostro telefono percepisca una nostra conversazione registrando parole chiave, utilizzandole poi come spesso ci capita di leggere “per migliorare il servizio”.
C’è un rimedio a questo inconveniente? Sì, è possibile disattivare il sistema di controllo vocale accedendo alla funzione impostazioni del nostro smartphone.
La procedura varia a seconda dei modelli di cellulare e dei sistemi operativi utilizzati.
Va detto però che spesso siamo noi stessi a fornire informazioni sensibili come accade ad esempio quando scriviamo qualcosa sulla barra delle ricerche o su Facebook.
E allora non ci resta che prestare la massima attenzione quando navighiamo sul web o parliamo a voce alta con i nostri amici.
I motori di ricerca e i social network basano i loro affari su questo tipo di informazioni.
È il mercato bellezza!