Sull’orlo del baratro
La strategia di Putin di rovesciare rapidamente il governo di Zelensky è fallita. Ci stiamo incamminando verso un disastro nucleare.
Il Presidente Putin sembra aver sbagliato i calcoli e il suo piano strategico che prevedeva la rapida conquista dell’Ucraina è naufragato. Nel frattempo, quasi tutti i Paesi della Nato vogliono inviare aiuti militari all’Ucraina compresi Svezia e Finlandia tradizionalmente neutrali.
Siamo di fronte ad una vera e propria escalation che vede da un lato i Paesi occidentali totalmente incapaci di creare le condizioni di un negoziato e dall’altro Putin sempre più nell’angolo e perciò ancor più pericoloso.
La decisione dei Paesi occidentali della Nato di inviare armi e munizioni è a dir poco improvvida. Noi occidentali pensiamo di lavarci la coscienza (sporca) inviando armi. Perché abbiamo la coscienza sporca? Ecco solo alcune delle bugie e delle omissioni di Biden e dei leaders occidentali fatto salvo che chi, come Putin, aggredisce un Paese sovrano ha sempre torto.
Innanzitutto, chi ricorda gli interventi militari nel Kosovo? Il Kosovo chiese aiuto alla Nato e agli USA. Fu detto che era giusto che una popolazione etnicamente unita potesse essere indipendente dalla ex Jugoslavia. Ma allora se era giusto per il Kosovo perché non lo è per le regioni del Donbass e di Lugansk dove l’Ucraina sta attuando da 8 anni un vero e proprio genocidio bombardando queste regioni che con il referendum del 2014 hanno dichiarato la loro indipendenza. L’Ucraina ha ucciso 14000 cittadini senza che nessuna nazione europea abbia speso una parola per quello che stava accadendo e cioè una vera e propria guerra civile.
Nessuno ricorda più ciò che avvenne a Piazza Maidan a Kiev nel 2014, raccontato da Gianni Micalessin sul Giornale. In quella piazza personaggi in borghese, parlando inglese (agenti USA), davano indicazione ai rivoltosi che manifestavano contro un Presidente regolarmente eletto (Yanukovic) che fu deposto con un vero e proprio colpo di stato.
E ancora: come mai, nonostante gli accordi fra USA e URSS prevedessero nessuna presenza Nato nei Paesi ex URSS, è successo il contrario con Biden che passo dopo passo vuole trasformare le ex colonie russe in avamposti militari statunitensi? Ricordiamo cosa fece il democratico Kennedy quando Krusciov stava portando i suoi missili a Cuba?
In questi giorni siamo sommersi dalla disinformazione di leaders politici, stampa, mezzi di comunicazione che vogliono farci credere che la guerra è necessaria per difendere la libertà e la democrazia. Come ha scritto Marcello Veneziani sulla Verità “La questione Ucraina non è un capitolo dell’eterno conflitto tra libertà e oppressione. Questa rappresentazione ideologica e moralistica esclude la questione centrale che è di natura geopolitica con i suoi corollari storici, economici, sociali. Significa in parole povere che la Russia non può essere assediata dall’Occidente, ha bisogno di zone franche”.
Se ci si parla si può trovare un punto di equilibrio. La Nato rinunci a mettere le basi militari in Ucraina, la Russia rinunci a invadere quel Paese e a sottometterla ai suoi diktat, siano assicurate garanzie per le minoranze filorusse e il Donbass.
E i Paesi Europei la smettano di compiacere gli USA e rivedano il ruolo della Nato, rafforzino il ruolo della UE perseguendo realmente gli interessi dei Paesi che vi appartengono.